Barbara Sarnari
Barbara Sarnari
Barbara, quando ti sei laureata?
Alla Sapienza di Roma, il 16 Luglio 2003.
Dove lavori?
Per un’associazione no profit: SVI.MED. onlus Centro Euro-Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile.
Che mansioni svolgi?
Principalmente quelle di project manager, poi all’occorrenza attività di formazione o attività organizzative di eventi legati ai progetti di ricerca o di sensibilizzazione.
Il posto in cui lavori necessita del profilo del matematico?
Il profilo del matematico è sicuramente uno dei più adattabili ad ogni tipo di lavoro: nel mio caso, mi hanno scelto per la mia laurea anche se non servivano delle specifiche referenze. Ora sta a me mettere del “matematico” nel mio lavoro!
In cosa ti è servito l'aver studiato matematica?
Nell’aver acquisito principalmente una metodologia utile, o forse necessaria, in ogni aspetto della vita, quindi anche lavorativo.
Che percorso ti ha portato a fare questo lavoro?
Casuale, dopo aver girato un paio d’anni per acquisire un po’ di esperienza di vita e un po’ di conoscenza delle lingue. Beh! Sono loro che hanno cercato me e in fondo è un lavoro che racchiude una forma di ricerca e una organizzativa, quindi rispecchia le mie scelte degli ultimi anni.
Quale era il tuo obiettivo prima di laurearti?
Pensavo di dedicarmi all’insegnamento: la comunicazione mi ha sempre interessato, a maggior ragione nella fase di crescita. Ma lo stato attuale della scuola, e in generale della società, mi ha allontanato!
L'hai raggiunto?
La comunicazione, in qualche modo sì. L’insegnamento... chissà, forse ci proverò.
Sei soddisfatta del lavoro che svolgi?
La soddisfazione si divide in due, una parte viene dal pensare di fare il proprio lavoro al meglio (delle possibilità) e su questo mi spremo abbastanza per essere soddisfatta, e un’altra parte dovrebbe venire dai risultati, che ahimè sono proporzionali agli alti e bassi della “vita” amministrativa pubblica! Ma ci diamo da fare! Progettare con ottimismo è l’unica forza mattutina!
Il tuo è un lavoro che ti dà sicurezza economica?
Bella domanda… anche se ormai parlare di “sicurezza” è utopistico, diciamo che mi permette di sopravvivere per ora, ma lungi da me lamentarmi: in maniera molto veloce mi è stato offerto quasi il top… Peccato che gli stipendi seguano la società come una Cinquecento la Ferrari!
Se tornassi indietro studieresti comunque matematica?
Decisamente sì… anche se non nascondo di essere affascinata anche da altri campi scientifici. Il massimo per me sarebbe stato costruire in maniera più personalizzata il percorso di studi, magari conoscendo meglio le possibilità successive alla laurea all’interno del mondo accademico, differenti dal dottorato stesso in matematica che diventa un po’ troppo ambizioso.