Cristina Mataloni

 

Cristina Mataloni

Quando e dove ti sei laureata?

A Milano, il 12 aprile 2000.

Dove lavori?

Presso Vittoria Assicurazioni S.p.A., a Milano.

Che mansioni svolgi?

Sono il responsabile dell’Ufficio Statistico/Attuariale, che si occupa di tariffe Rc Auto, validazione delle riserve sinistri dei diversi rami, modelli stocastici per Solvency II etc.

Il posto in cui lavori necessita del profilo del matematico?

Non so se sia necessario, sicuramente è molto utile!

Devi lavorare con altri?

Sì, sia all’interno dell’ufficio, che è costituito come team (ovvero non vi sono persone dedicate a specifiche mansioni), sia in collaborazione con le altre funzioni aziendali.

I tuoi colleghi che formazione hanno?

In ufficio siamo quattro matematici; nelle altre funzioni ci sono, oltre agli informatici, molti ragionieri e laureati in Economia e Commercio.

Viaggi? Hai rapporti con altri paesi?

Non molto; per ora ho viaggiato solo in Italia, ma è possibile che le nuove direttive europee su Solvency e IAS mi portino anche all’estero.

In cosa ti è servito l’aver studiato matematica?

A capire che uno stesso fenomeno può avere diverse sfaccettature, a non spaventarmi di fronte alla complessità, ad avere spesso almeno un’idea a priori del tipo di risultato che mi posso aspettare e, di fronte ad una anomalia, ad immaginare dove può essere l’eventuale errore, se nel ragionamento, nei dati o nel processo o... se ho scoperto qualcosa di nuovo!
Che percorso ti ha portato a fare questo lavoro?

Ho cominciato qui appena laureata, dopo un corso orientativo presso un’azienda di IT; sono stata contattata da diverse Compagnie, sia appena laureata che in seguito.

Quale era il tuo obiettivo prima di laurearti?

Trovare un lavoro soddisfacente, pur studiando qualcosa che mi piacesse.

L’hai raggiunto?

Direi proprio di sì.

Sei soddisfatta del lavoro che svolgi?

Sì, anche se sono convinta che ne potrei svolgere diversi altri, con la stessa soddisfazione.

Il tuo è un lavoro che ti dà sicurezza economica?

Sì.

Vuoi dare un consiglio a uno studente interessato a iscriversi all’Università? In futuro, secondo te, i matematici saranno più o meno richiesti nel mondo del lavoro? Di che tipo? Con quali competenze?

Dal punto di vista lavorativo, il matematico è un modo di ragionare; il curriculum specifico (più o meno applicativo) non è particolarmente vincolante, sia perché dall’esterno la differenza non è percepita, sia perché di fatto per applicare metodi e modelli statistici a casi reali bisogna comunque studiare la fattispecie. A mio parere la marcia in più del matematico non sono le conoscenze specifiche, ma la capacità di apprenderne a piacimento e di integrarle tra loro in una visione strutturata.

Se tornassi indietro studieresti comunque matematica?

Senz’altro.

Intervista di Marianna Lorini