Maggio 2007

 

 

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- America's Cup 2007

 

 

 

 

“... E tornammo a riveder le stelle” cantava Dante, a conclusione del suo viaggio attraverso mondi ultraterreni"

“Le stelle sono tante, milioni di milioni…”, ripeteva una vecchia pubblicità in bianco e nero.

Dalla letteratura alla poesia, dalla scienza alle filastrocche televisive, il firmamento è sempre stato e continua ad essere simbolo e metafora dell’incommensurabile. Infinito, irraggiungibile, quasi misterioso ma, forse anche per questo, estremamente affascinante: il cielo, con i suoi astri più o meno luminosi, la sua misteriosa oscurità, i suoi movimenti diurni e notturni, sembra invitare, quasi provocare, l’umanità alla sua scoperta. E l’umanità ha alzato lo sguardo e raccolto la sfida: matematica e astronomia, insieme e separatamente, hanno da sempre indagato, studiato, esplorato la volta celeste che ci sovrasta. In un connubio che tanto ha portato alla conoscenza del mondo e che ora XlaTangente vi invita a leggere.

Il cielo, ogni notte, è buio e cupo nonostante la presenza di tutte le stelle, la luna si oscura e cambia colore per qualche ora e uno strano esagono compare sulle nubi di Saturno: non è uno scenario apocalittico, si tratta di fenomeni naturali, che sono sempre stati osservati e studiati (e che potrete capire meglio sfogliando le prossime pagine). Eppure, ancora oggi, nonostante tutte le scoperte fatte e le conoscenze acquisite, spesso le persone continuano a rivolgersi agli astri cercando qualcosa “in più”, qualcosa di ultraterreno, dove questa parola, che pure è formalmente corretta per parlare del firmamento e degli oggetti che lo compongono oltre alla Terra, per molti assume, significati incredibili (nel vero senso del termine, ancora una volta!). Quando infatti la ricerca di risposte sfocia nella magia o nella astrologia, allora si fa il passo più lungo della gamba e si rischia di non capire più cosa sia vero e cosa invece solo fantasia.

L’Universo là fuori è strabiliante, i suoi fenomeni affascinanti e non ancora del tutto compresi; a volte sembra proprio che in quell’infinità che passa sopra le nostre teste siano nascosti chissà quali segreti. Sicuramente ce ne sono, ma non di quelli che ciarlatani, finti maghi e astrologi vogliono farci credere, bensì di molto, molto più intriganti e il gusto che si trova nella ricerca scientifica sta proprio nel raccogliere la sfida e nel cercare di svelare tutti questi misteri nascosti.

E anche in questo caso l’astronomia e l’astrofisica, senza la matematica, non farebbero granché! Del resto, è stato proprio grazie a grandi matematici, che oggi sappiamo che la Terra è rotonda (e gira!), che non è il solo pianeta esistente (accerchiato da un sistema di satelliti), ma che siamo solo un puntino in una porzione periferica di una delle numerose galassie esistenti. E chissà quali altre scoperte ci attendono…

L’Universo va guardato, ma con i “giusti” occhi: avete mai penato, per esempio, che le costellazioni sono tali solo dal punto di vista della Terra, e quindi le stelle, guardate per esempio da una galassia a noi lontana fornirebbero delle figure completamente differenti da quelle che noi terrestrilettori del futuro? conosciamo, figure che nulla avrebbero a che fare con le nostre, che tanto fanno parlare questi fantomatici

Con il numero i XlaTangente che avete tra le mani vogliamo cercare di sottolineare l’importanza di questi “giusti occhi”, che hanno portato a tanta conoscenza del mondo.

E allora, proviamo ad andare davvero alla scoperta della volta celeste, ma usando la testa e non seguendo le nostre paure!

Barbara Amorese
Emanuela Jacchetti
Stefano Papi