Materiali MeJ
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Il progetto MATh.en.JEANS è stato proposto alle scuole dal 2009 al 2013.
In queste pagine riportiamo i documenti del progetto e i lavori dei ragazzi coinvolti, visualizzabili tramite i bottoni "Relazioni" nel menù a sinistra.
"MATh.en.JEANS" è l’acronimo di "Méthode d'Apprentissage des Théories mathématiques en Jumelant des Établissements pour une Approche Nouvelle du Savoir" che in italiano si può tradurre come "Metodo di apprendimento delle teorie matematiche attraverso il gemellaggio degli istituti scolastici per un approccio nuovo al sapere". Si tratta di un progetto nato in Francia nel 1989 che ormai da tre anni il Centro "matematita" dell’Università degli Studi di Milano e Kangourou Italia, d’accordo con l’associazione francese MATh.en.JEANS, propongono anche in Italia.
Gli ingredienti della proposta MeJ sono:
1 responsabile di progetto (ricercatore),
2 Istituti scolastici con, in ciascuno, un docente e una ventina di allievi che scelgano questa attività,
1 problema al tempo stesso attraente e serio,
1 calendario che preveda, nell’anno, un atelier settimanale o quindicinale (lavoro collettivo in piccoli gruppi da 1h30’ a 2h),
3 seminari che riuniscano il ricercatore e tutti i partecipanti di una stessa classe MeJ,
1 presentazione ufficiale dei risultati (comunicazione al convegno nazionale di MATh.en.JEANS e articolo per gli Atti del convegno).
E, non ultimo, un metodo di avvio alla ricerca…
Mettendo i giovani di fronte a problemi sensati e in qualche senso "memorabili", MATh.en.JEANS inverte quella tendenza, purtroppo molto diffusa nell’apprendimento della matematica, che prevede solo una trasmissione di tecniche e risultati. Per uno studente che lavora in una classe MeJ non è necessario, per lanciarsi nello studio di un problema, né possedere prima tutti gli strumenti per risolvere la questione né aspettare che il docente illustri almeno i primi passi della soluzione. Certezze e risposte cedono il posto al dubbio e alla discussione. Come scrive un ricercatore dell’edizione 2011/12: "I ragazzi all'inizio sono di solito un po' smarriti, non sanno come lavorare, pensano di dover risolvere il problema in due ore, non hanno gli strumenti per affrontarlo ma devono crearseli man mano. Però alla fine, alle presentazioni, si vede una sicurezza che prima non avevano."
Lungi dall’essere riservata ad una élite, l'attività MeJ si rivolge a tutti: attraverso la rappresentazione, la formulazione, il dibattito e la critica, essa aiuta ad acquisire conoscenze e a valorizzare le capacità creative. Gli ateliers MATh.en.JEANS funzionano nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma anche all'università. Essi creano per gli allievi, compresi quelli meno motivati o quelli che sono scolasticamente più deboli, un luogo di scoperta, di creatività e d’impegno, un ambiente che incoraggia e valorizza le loro iniziative.
a cura di Paola Testi Saltini
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