Gennaio 2007
- Sommario
- Onde da paura: viaggio al centro di uno tsunami!
La natura, si sa, ha molte facce, alcune splendide, altre terribili. Alla parola “natura” associamo spesso paesaggi bucolici e prati in fiore, ma sebbene il più delle volte questa visione ripecchi con fedeltà le meraviglie del mondo che ci circonda, purtroppo non sempre essa ce ne mostra il mondo più bello. Nonostante siano passati già due anni, tutti abbiamo ancora negli occhi le terribili immagini del maremoto che ha colpito il Sud-Est asiatico nel giorno di Santo Stefano del 2004. Quella notte, Madre Natura ha mostrato i muscoli e, ancora una volta, ha ridimensionato il nostro ruolo, facendoci capire “chi è che comanda”, visto che spesso ce lo dimentichiamo.
Da sempre l’uomo ha cercato di comprendere meglio il modo il mondo là fuori. L’Universo “è un libro scritto in caratteri matematici” diceva Galileo ormai 5 secoli fa: la matematica, come la biologia, la fisica e le altre scienze, prova a leggere questo testo questo testo complicato e a fornirci strumenti utili non solo a capire, ma anche a prevedere i cambiamenti e le… prossime mosse della natura. Non sempre la società civile se ne serve nel modo più corretto, ponendo attenzione alla salvaguardia del patrimonio comune, ma senza gli strumenti che la scienza può offrire disastri come quello dello tsunami di due anni fa non troveranno ostacoli. E’ quindi importante, per esempio, che i matematici continuino a studiare e fare ricerca per simulare l’arrivo di un onda anomala e conoscere in anticipo effetti e possibili contromisure, come Fausto Saleri ci racconta in questo numero, attraverso un vero e proprio viaggio scientifico al centro di uno tsunami.
I matematici e gli scienziati sono protagonisti di questa impresa; ma come si articola il loro lavoro? Noi pensiamo che dedicare attenzione non solo ai risultati ottenuti, ma anche a chi li ottiene sia un modo per comprendere meglio come funziona il mondo della scienza e quale ruolo può avere ognuno di noi nello sviluppo della conoscenza. Quali speranze, quali delusioni, quali abilità, quali riconoscimenti stanno sotto alle scoperte matematiche? Ce ne occuperemo spesso in questa rivista: qui cominciamo con alcune storie : da Nobel, a Fields, a Perelman e al suo… gran rifiuto.
Nomi importanti, che fanno la storia della scienza, una storia che parte da lontano percorrendo le strade più diverse e che, spesso, è inaspettatamente vicina alla nostra vita quotidiana, come accade, per esempio, con oggetti familiari come il calendario o l’orologio. Ci capitano sott’occhio diverse volte al giorno, ma che storia si portano dietro? Rispondono bene all’esigenza di misurare il tempo? Vi siete mai chiesti quando dura davvero un anno? Di più: sapreste stupire i vostri amici indovinando in che giorno della settimana sono nati? Se la cosa vi incuriosisce potete andare a scoprire questa ed altre storie all’interno del dossier dedicato alla misura del tempo di ieri, oggi e domani.
E se invece vi interessa di più sapere se c’è ancora posto per voi che volete fare qualcosa di nuovo e sorprendente nel mondo della matematica, in questo numero potreste trovare pane per i vostri denti con i famosi problemi del millennio rimasti finora irrisolti.
Non aspettate! Dalle Olimpiadi Internazionali della Matematica in Vietnam al premio grandioso per chi risolve uno di questi problemi, il viaggio può cominciare!
Barbara Amorese
Isabella Colciago
Emanuela Jacchetti
Stefano Papi