Febbraio 2009
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Questa volta anch’io voglio parlare di… mode.
La prima si è affermata negli ultimi anni. I ministri dell’istruzione passano, ma uno stesso allarme attraversa a ondate televisioni e giornali, convegni e seminari: i nostri studenti hanno bisogno di più conoscenze scientifiche per potere essere competitivi nel mondo “globale”! Anche la risposta è sempre più o meno la stessa: bisogna incominciare a fare dell’informatica sempre prima e quindi bisogna abituare i bambini (già all’asilo nido?) all’uso di un computer.
Spesso mi sono posto la domanda: “ma usare un computer è una scienza?” Un dubbio, lo confesso, che è anche un po’ provocazione (ben vengano le vostre reazioni!), ma mi piacerebbe un giorno discutere del rapporto “oggi” tra matematica e computer e del ruolo (reale e ideale) dei PC nei programmi scolastici: mezzo o scopo? Detto questo, sia chiaro, sulla qualità del mezzo noi di XlaTangente non abbiamo dubbi! Per esempio, ci siamo sempre preoccupati di mettere in luce le incredibili risorse e le stupefacenti prospettive che la computer graphics sta sviluppando per l’apprendimento e la comunicazione della matematica: le abbiamo addirittura dedicato la rubrica “L’officina della matematica” che a breve tornerà con una richiesta/proposta ai lettori più interessati.
E, non soddisfatti, nel dossier di questo mese, attraverso la figura di Alan Turing, ripercorriamo la nascita dell’Informatica come “prodotto” della logica matematica e raccontiamo la costruzione dei primi computer. La seconda è più “leggera”: è il Sudoku. Ormai da due o tre anni ogni rivista o giornale che si rispetti ne propone periodicamente vari – e di diversa difficoltà – ai propri lettori. Il suo successo ha superato anche quello che aveva conosciuto negli anni ‘80 un altro gioco famoso, il Cubo di Rubik.
In entrambi i casi, si tratta di giochi, con regole (e scopi) piuttosto semplici, che si basano sul concetto matematico di permutazione. Le loro fondamenta sono matematiche e la ricerca di una soluzione passa attraverso procedimenti articolati logicamente costruiti; detto questo, quando giochiamo a Sudoku facciamo matematica? Come vedrete nell’articolo “Numeri e simmetria”, il Sudoku ci può condurre a questioni matematiche, spesso molto complesse.
In effetti “fare” matematica significa anzitutto porsi delle domande matematiche: in questo senso non servono grandi conoscenze per fare ricerca matematica, ma servono piuttosto curiosità, creatività e determinazione. L’articolo “Il tavolo di Dudeney” è un vero articolo di “ricerca matematica” scritto da studenti delle superiori nel contesto dell’esperienza francese Maths en Jeans, che presentiamo (e lanciamo, nella sua versione italiana) in questo numero di XlaTangente.
Come vedrete, i lavori dei ragazzi non sono esenti da errori e imprecisioni, che abbiamo cercato di mantenere nella traduzione. Ma questo non certo è un buon motivo per non studiarli con attenzione: anche l’errore fa parte dell’avventura matematica… Ma di questo parleremo in un prossimo numero...
Buona lettura a tutti!
Paolo Bellingeri