Ottobre 2010

 

 

- Sommario

- Vignetta

Origami o matematica?

- La Via delle Immagini

 

 

Mens sana in corpore sano dicevano i Latini, ma lo stereotipo del matematico non è certo quello di un atleta, anzi... Quando abbiamo conosciuto Anna (Giordano Bruno) non ci è parso vero di poter sfatare il luogo comune del matematico maldestro e “inadatto” alla pratica sportiva, anche se essere, come Anna, una saltatrice con l’asta di livello internazionale e, insieme, una ricercatrice in Algebra continua ad essere una cosa non molto frequente!

E lo stupore non finisce qui. Che dite di pittura, religione e matematica? Almeno un legame c’è e ve lo raccontiamo nel dossier di questo numero,dedicato alla matematica giapponese.

Vi raccontiamo dei matematici giapponesi più famosi (compresi quei Toyo “Yutaka” Taniyama e Goro Shimura la cui celebre congettura è alla base della dimostrazione dell’Ultimo Teorema di Fermat) e di come si conta in giapponese, ma anche della matematica degli origami e dei sangaku, le tavolette votive che mostrano teoremi matematici e alle quali è dedicata la vignetta (molto algebrica!) di questo numero.

Dal Giappone a Parigi il viaggio non è proprio brevissimo, ma è al Palais de la découverte, a due passi dalla Tour Eiffel, che ci porta Silvia Caccia: per qualche mese è stata uno dei mediatori scientifici del Palais e ora ci conduce tra le sue varie animazioni e esposizioni, in particolare (chiaramente!) fra quelle matematiche.

Continuiamo a restare a Parigi: vi ricordate che nel dossier del n. 19 di XlaTangente avevamo parlato degli errori e della loro importanza in Matematica?

In questo numero Alessandra Brena vi racconta del festival “Paris Montagne”, un festival organizzato nel quartiere di Montmartre e dedicato, quest’anno, all’importanza degli errori nel progresso scientifico e nell’apprendimento.

Si tratta di un tema niente affatto nuovo, che periodicamente torna all’attenzione di chi si occupa di comunicazione della matematica (in particolare dal punto di vista dello studente o dell’insegnante): questa volta ci sentiamo dei precursori…

Succede lo stesso quando individuiamo un nodo matematico particolarmente importante per noi e scopriamo che in modo autonomo anche altri vi ritornano.

Nel n. 14 avevamo parlato di paradossi e del loro ruolo nella crescita delle conoscenze matematiche e ora l’officina della Matematica ci presenta come sia possibile partire da un enunciato semplice e universale come il teorema di Pitagora e arrivare a un paradosso (in questo caso quello di Banach-Tarsky e Hausdorff) che produce nuova chiarezza.

Anche l’attenzione ai personaggi che attraversano il mondo della matematica è un elemento che ricorre spesso nelle nostre pagine: in questo numero potete trovare un breve omaggio a Denis Guedj, scrittore e matematico francese (Il teorema del pappagallo è la sua opera più famosa) scomparso lo scorso aprile e un invito a leggere ciò che Michael Atyah, Medaglia Fields e Premio Abel, scrive di sé, della matematica e dei matematici.

E infine ecco l’ultimo ritorno: nell’angolo del direttore trovate un articolo del matematico americano Herbert Wilf sull’insegnamento della matematica nel suo Paese. In questi tempi difficili per l’insegnamento secondario e universitario in Italia, speriamo che questo articolo sia spunto e provocazione per un dibattito aperto sul ruolo e sui fini dell’insegnamento della Matematica, così come è stato il Lamento di Lockhart nel n. 10.

Buona lettura a tutti!

Paolo Bellingeri