Le ostinazioni di un matematico

da XlaTangente n. 3

 

 

 

Didier Nordon

 

Le ostinazioni di un matematico

ovvero come morire tre volte per la congettura di Goldbach

 

Sironi editore, Milano 2005

pp. 147, euro 14.90

 

 

Armand Duplessis, matematico di fama mondiale, da ragazzo giovane promessa francese, da adulto solitario e burbero docente universitario, è il protagonista di questo strano libro, che prova a raccontare le conseguenze a cui può andare incontro chi dedica la propria vita a una missione che pare impossibile: dimostrare la congettura di Goldbach. Ogni numero pari è somma di due numeri primi.

È questa l’ossessione di Armand, che fin da bambino si sentiva destinato a lavorare con i numeri e che finisce, forse senza volerlo, per diventarne quasi schiavo. Se avete sempre pensato che la matematica sia una materia da incubo, beh… leggendo le pagine di questo libro non troverete la dimostrazione del contrario, anzi: ogni capitolo viene preannunciato proprio dal racconto di un incubo avuto dal protagonista, sempre, naturalmente, relativo alla sua ossessione per la congettura del matematico tedesco. Difficile dire come si articola la storia, poiché se è vero che inizialmente è possibile seguire le vicende, la crescita personale e professionale, i successi e le sconfitte del professor Duplessis, è altrettanto vero che, verso la metà del libro, si ha un primo momento di smarrimento: il tempo (almeno per come lo conosciamo abitualmente) smette di scorrere come ha sempre fatto e il racconto comincia a vagare in una realtà spazio-temporale inaspettata. Armand muore sotto i nostri occhi in un momento di estasi, per poi tornare, vivo e vegeto, un paio di pagine più avanti. Ma allora, come è possibile? Siamo forse di fronte a una vita parallela? Una storia che si sviluppa su un’altra linea temporale? Il dubbio resta, mentre si continua a leggere e, proprio quando vi sembra finalmente di aver ripreso le fila del discorso… PAM! Muore di nuovo! Ci credereste?! Ma non è finita qui, perché (naturalmente), poche pagine più in là lo ritroviamo ancora alle prese con la sua congettura e i suoi ossessionanti incubi. E mancano ancora sei capitoli alla fine del libro! Fine che quando arriva, sarà per la stanchezza di viaggiare nel tempo e nello spazio, sarà per la spossatezza di aver avuto ben 17 incubi in 147 pagine, è un piccolo momento di sollievo.

B. A.