ottobre 2012 (35)

 

 

 

- Sommario

- Vignetta

- La scuola russa di probabilità

- La Via delle Immagini

 

Testudo horsfieldii o Testudo hermanni? Questo è il problema... Sì, ma quale problema?

In Toscana ho due tartarughe, mi sembrano diverse, ma non riesco a capire a quale specie appartengono. La Testudo horsfieldii è comunemente denominata tartaruga russa o tartaruga della steppa, mentre la Testudo hermanni è una specie autoctona italiana. Nell'aspetto sembrano molto simili, entrambe con una tassellazione in esagoni irregolari sul carapace.

Per tutte le specie di tartarughe, il carapace rappresenta il rifugio solido e sicuro con cui proteggersi dai pericoli dell’ambiente circostante: un simbolo di stabilità e protezione, in cui ritirarsi senza per questo rimanerci prigionieri per sempre. A queste caratteristiche si è ispirato il Maestro Arnaldo Pomodoro per costruire una scultura-architettura in Umbria, Il Carapace, un luogo in cui si vive e si lavora – vi si producono due dei migliori vini umbri. Il pezzo alle pagine 8-9 racconta il progetto che sta dietro a questa opera, facendo un paragone tra le tartarughe e noi, che resistiamo, ora come in passato, alle mille difficoltà della scuola e dell'università.

Dall'Umbria al... mondo. In questo numero, da p. 16 a p. 22, facciamo un excursus storico sulla matematica russa. Partendo da Caterina di Russia, per arrivare alla scuola di probabilità con Markov e Kolmogorov, e finire con Čebyšëv e Perelman, l'uomo da un milione di dollari! Si parla ancora di Russia in "Avviso ai naviganti" con la descrizione del sito www.etudes.ru, dove si possono trovare splendide animazioni della scuola russa, e nella recensione di p. 40, che riguarda una famosa matematica russa, Sofia Kovaleskaya.

Dalla Russia si passa alla Spagna, con un progetto di eTwinning (pp. 10-12) in cui alcune classi di scuola media (italiane e spagnole) hanno collaborato tramite una piattaforma online per imparare concetti del curriculum tradizionale in modo del tutto non convenzionale. Una testimonianza di come l'essere intraprendenti e propositivi può far uscire dal "carapace" in cui ci rifugiamo – sempre più spesso – per paura di essere travolti da ciò che non va.

Dalla Spagna alla Francia, con l'articolo "Frontiere e laghi bislacchi" di Étienne Ghys e Joys Leys. Si tratta del pezzo in evidenza, in cui si parla di frontiera... in senso matematico e geografico! Un modo anche per ritornare sui sistemi dinamici, fil rouge di quest'anno che si concluderà nel prossimo numero.

Dalla Francia, poi, facciamo un salto negli Stati Uniti con J.W. Alexander (1888-1971), il matematico del quale si parla nell’articolo alle pp. 27-31 per i contributi che ha dato allo studio dei legami tra i nodi e le trecce, che Ester Dalvit aveva già incominciato a raccontarci nel numero scorso. Dicono che fosse una persona dotata di grande fascino e con una visione "giovane" della matematica: un altro che era riuscito a non rimanere chiuso nel proprio carapace...

Infine, non mancano le rubriche fisse di XlaTangente: una sicurezza... come quella offerta dal carapace, sia esso – poco importa – di una tartaruga russa o di una italiana.

Buona lettura a tutti!
Gilberto Bini