Exit

 

Exit: la matematica del pianeta si intreccia con demografia, questioni ambientali e politica

 

Una base di dati sulle migrazioni umane spontanee e forzate, un buon retroterra culturale, gli strumenti delle nuove tecnologie e un pizzico di creatività: ecco gli ingredienti di Exit, un video presentato all’apertura degli eventi di MPE, il progetto internazionale Mathematics of the Planet Earth 2013 che ha l’obiettivo di sensibilizzare un largo pubblico rispetto alle numerose utilità della matematica.

L'idea a cui il film si ispira è del filosofo e urbanista Paul Virilio, esperto di nuove tecnologie e teorico delle relazioni tra sviluppo della tecnologia, politica e società. Secondo Virilio i percorsi migratori umani raccontano molto dell’umanità e, a partire da questo, ha sviluppato il video, insieme a un noto studio americano di architettura e arti visive, ed esperti di media, nuove tecnologie, statistica e design.

I dati sulle migrazioni delle popolazioni, su catastrofi naturali e sulle cause che li generano, sono stati "tradotti" nel linguaggio delle immagini in movimento permettendo così di coglierne il significato anche a chi non conosce gli strumenti necessari ad acquisirli e trattarli. Il risultato è un multiforme insieme di mappe dinamiche che trasmette con immediatezza la portata di alcuni fenomeni su scala planetaria.

Sei gli scenari: migrazioni della popolazione urbana, rifugiati politici e migrazioni forzate, flussi di uomini e denaro, catastrofi naturali, innalzamento dei mari e città a rischio di inondazione, deforestazione e lingue in via di estinzione.

Il video ha potuto contare sulla partecipazione di molti ricercatori specializzati in statistica, scienze dell’ambiente, geografia e antropologia; un significativo estratto di 10 minuti è disponibile on-line su YouTube o sul sito della Fondazione Cartier che lo ha commissionato nel contesto della mostra Terre natale, Ailleurs commence ici nel 2008.

Ecco cosa mostrano le varie sequenze. In apertura un globo terrestre in rotazione che "lascia dietro di sé" tracce che rappresentano la distribuzione della popolazione rurale del pianeta. Segue poi l’evoluzione di tracce bianche su fondo scuro - che ricordano la registrazione di un sismogramma - in cui l’andamento di picchi e valli indica crescita e diminuzione di popolazione in molte città del mondo a seguito di migrazioni.

Le bandiere di paesi ad alto tasso di immigrazione come USA e Germania e quelle dei paesi da cui provengono immigrati fanno da sfondo ai dati che indicano i flussi di immigrazione e i flussi inversi di denaro che le varie etnie inviano nei paesi d’origine.

Le successive tracce verdi a pixel, che variano in intensità e in funzione del tempo, danno un’idea degli esodi di massa in molte zone della Terra a cui sono costretti vari popoli per cause di guerra. In uno scenario di innalzamento dei mari del pianeta, poi, è raffigurato il rischio a cui sono soggette molte città per inondazioni, tanto maggiore quanto maggiori sono le dimensioni dei bolli blu che lo indicano. Nuvole gialle di maggiore o minore intensità indicano le diverse aree del pianeta interessate da maggiori o minori emissioni di gas da combustione antropogenica. Si colorano progressivamente dal blu al rosso (passando per il verde, giallo e arancio) le varie aree del pianeta a rappresentare l’innalzamento della temperatura media a cui saranno sottoposte in uno scenario da qui al 2070 con innalzamento di temperatura globale di oltre 2 gradi centigradi. Appare infine la lista di 2700 lingue a rischio di estinzione, di cui 230 scomparse da oltre mezzo secolo, e il filmato chiude con un’immaginaria onda sonora che spazza l’intera superficie del pianeta dando l’idea delle aree a cui appartengono.

Antonella Testa