21 Dicembre 2013
Mathematics of Planet Earth 2013+
di Anita Eusebi
Con un pizzico di nostalgia salutiamo questo lungo anno ricchissimo di iniziative ed eventi che si sono svolti in tutto il mondo sotto il cartello del progetto mondiale Mathematics of Planet Earth 2013 (MPE2013). Abbiamo girovagato e curiosato andando da un continente all’altro, da un’esposizione di exhibit a un convegno accademico, da un seminario nelle scuole a conferenze per il pubblico generico tenute dai maggiori esperti mondiali. E in tutte queste occasioni due sono stati i reali protagonisti, il nostro caro pianeta e la matematica, strumento principe per poter affrontare al meglio le serie problematiche che riguardano la Terra.
Ma la matassa è molto ingarbugliata e i nodi sono tanti e difficili da sciogliere. I problemi che affliggono il pianeta non scompariranno certo con l’arrivo del nuovo anno, ed è necessario allora un impegno serio e significativo, teorico e pratico, che operando su piani differenti, intrinsecamente multidisciplinari, continui ancora a rispondere in modo adeguato in termini di sostenibilità e impatto sull’ambiente. Un impegno a lungo termine, che ha scaldato i motori nel corso di quest’anno e che ora mira a coinvolgere matematici e scienziati anche ben oltre il 2013.
Questo il significato di Mathematics of Planet Earth 2013+, un programma speciale organizzato dal Center for Discrete Mathematical and Theoretical Computer Science (DIMACS) della Rutgers University e coordinato da Fred Roberts, direttore emerito del DIMACS. Si tratta di un prestigioso centro della scienza e della tecnologia della National Science Foundation (NSF) statunitense che si preoccupa di promuovere la scienza e l’ingegneria attraverso programmi di ricerca e progetti educativi, e dispone di 13 organizzazioni come partner e di circa 360 scienziati affiliati.
Il progetto MPE2013+ sarà organizzato intorno a cinque grandi temi di ricerca nell’ambito della sostenibilità: la gestione delle risorse naturali (come l’acqua, le foreste, le scorte di cibo), gli ambienti per l’uomo sostenibili (in termini di città “intelligenti” e sistemi di sicurezza), i disastri naturali (con attività di monitoraggio e di risposta alle conseguenze), l’uso consapevole dell’energia (considerando i portafogli di investimento in energia alternativa, veicoli elettrici, case “intelligenti”) e il cambiamento globale (includendo l’osservazione e l’adattamento agli effetti del cambiamento).
Sulla scia dei grandi risultati ottenuti da MPE2013, il progetto MPE2013+, che è parte della Sustainability Initiative DIMACS, prevede workshop accademici, cicli di conferenze, seminari e laboratori. In particolare, si organizzerano gruppi di lavoro interdisciplinari che andranno a formare dei Research and Education Forum (REF), ciascuno associato a ogni area di ricerca. Questi, a loro volta, saranno organizzati come le “SQuaREs” dell’American Institute of Mathematics (AIM), che hanno costituito un grande vantaggio logistico-organizzativo nell’ambito di MPE2013.
Un pre-workshop di presentazione del programma speciale MPE2013+ è stato il Workshop on Urban Planning for Climate Events, tenutosi lo scorso 23-24 settembre presso la Rutgers University. Il primo vero e proprio MPE2013+ Workshop in programma è Challenge and Opportunities, previsto per il 7-10 gennaio 2014 presso l’Arizona State University. Poi sarà la volta del Workshop on Sustainable Human Environments il 23-25 aprile 2014 alla Rutgers University nel New Jersey, del Workshop on Global Change il 19-21 maggio 2014 all’University of California a Berkeley e del Workshop on Data-aware Energy Use previsto per settembre 2014 sempre presso l’University of California a San Diego. Altri workshop sono già in programma persino per il 2015, come il Workshop on Natural Disasters il 13-15 maggio a Geogia Tech, il Workshop on Management of Natural Resources il 4-6 giugno presso l’Howard University a Washington e il Workshop on Education for the Planet Earth of Tomorrow all’University of Tennessee.
Il programma MPE2013+ si presenta dunque fin d'ora ricco e interessante, e merita senz'altro di essere seguito con attenzione: dalla simbiosi tra matematica e informatica a cui è improntato ci si possono aspettare davvero grandi passi avanti.
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